Ciao a tutti, per chi non lo sapesse, alla fine mi sono ripresa dalla febbre che mi ha attanagliata venerdì notte, sabato e domenica, praticamente il mio primo (e forse unico) week-end totalmente free da quando lavoro e che ho giustamente passato a letto tra termometro, tachipirina e spremute d’arancia. 🙂
Così sono riuscita a saltare a piè pari, nell’ordine: la prima di campionato di calcio di Diego + serata barbecue con i suoi compagni di squadra (sabato) + domenica una gita a Whistler con un’ottima giornata e temperature super estive. Non male eh? 🙂 (e ovviamente il povero Diego ha sofferto a casa con me 🙁 )
Anyway, questo break mi è stato gentilmente concesso dal mio fisico che sicuramente era troppo provato da doppi turni e dio solo sa cosa dovuto probabilmente a tutto lo stress che avevo accumulato in questi ultimi mesi per via del cambiamento di vita dall’Italia al Canada.
Volevo inoltre dirvi che sono finalmente riuscita a farmi un’amica canadese doc (anche se è di origini italiane) ed è una mia collega di lavoro, con la quale sono uscita venerdì sera (prima di tornare a casa e svegliarmi poi in preda ai brividabadibidi (cit.) ); sono davvero felice visto che qui è abbastanza risaputo (anche parlando con i miei capi che hanno su per giù la mia età e che sono nati e cresciuti qui) che è parecchio difficile entrare in confidenza con ragazzi canadesi…e non so ancora bene il perchè 🙁
Ma torniamo a noi! Stamattina mentre ero sul bus per andare a prendere lo Skytrain per recarmi al lavoro, mi è venuta l’idea di questo post: in quasi 3 mesi che sono qui ho avuto modo di osservare diversi atteggiamenti/comportamenti dei canadesi che si differenziano dalle nostre abitudini italiane e ho pensato che sarebbe stato interessante condividere con voi queste mie osservazioni, anche per confrontarle con qualcuno che magari ha notato le stesse cose (parlo ovviamente con chi si è trasferito qui) o semplicemente per far capire meglio a chi è in Italia come vivono i canadesi/vancouveresi.
Comincio dalle cose che mi sento sento di classificare nella colonna delle “cose positive” per poi pian piano passare a quelle meno simpatiche (dal mio punto di vista secondo la mia educazione ovviamente):
Diversi tipi di bus di Vancouver
1. Come già aveva scritto Diego nei post precedenti, qui tutti, ma proprio TUTTI, quando salgono e scendono da un bus, salutano cortesemente l’autista e lo ringraziano e ovviamente, l’autista risponde con gentilezza e cortesia (diciamo la maggior parte delle volte) e, se sei “fortunato”, puoi anche trovarti un guidatore con uno spiccato senso dello humor che ti fa qualche battuta simpatica o che ti saluta in un modo tutto suo 🙂
Inutile dire che in Italia non esiste questa cosa, o comunque è raro che un passeggero saluti l’autista, a meno chè non lo conosca, figuriamoci poi se lo ringrazia quando deve scendere! (Mio zio è autista di bus a Udine e dico questo con cognizione di causa.)
Punto a favore del Canada!
2. Parlando sempre di trasporti, ho notato che qui tutti i bus si fermano perfettamente a filo del marciapiede: il passeggero che deve salire non deve scendere dal marciapiede, non deve fare nessuno sforzo di sorta che il bus gli si ferma praticamente davanti. Certo, capita spesso e volentieri che gli autisti prendano il marciapiede mentre svoltano o mentre si accostano alla fermata ma state certi che non ci sarà comunque nessuno spazio tra il marciapiede e il primo scalino del bus! Poi, appena si chiudono le porte, l’autista si sente autorizzato a sfrecciare come se fosse in pista, incurante del destino dei passeggeri seduti dietro (mi è capitato di vedere una scena di una povera vecchiarella che stava quasi per ribaltarsi giù dal suo sedile mentre l’autista prendeva in bomba una curva …ma forse perchè ero su un autobus di quartiere che sono probabilmente un po’ più scattanti dei bus del centro…), ma per il resto il servizio è ottimo!
3. Probabilmente anche in Italia è rimasto un briciolo di civiltà ma qui, appena una persona anziana o in difficoltà o mamme con bambini e passeggini salgono su un mezzo pubblico, il passeggero che occupa il posto più vicino all’entrata, automaticamente scatta in piedi e lascia il posto libero per queste categorie di persone. Non importa se il posto dietro a lui è già libero, se magari mezzo skytrain e vuoto, quel posto lì viene liberato comunque!
^__^
4. Le famose file indiane: Diego ne ha già parlato e ha pure documentato la cosa, qua sanno fare le file indiane! Niente ammassamenti di persone sulle porte dei bus con gomiti alti appena questo si appropinqua alla fermata, niente rush a chi sale per prima per beccarsi il posto a sedere, qua ci si mette in fila!
E poco importa se tu sei alla fermata da mezz’ora e nel mentre ti sei seduto sulla panchina a 2 mt dalla fermata per aspettare l’arrivo dell’autobus (cosa successa a me): o ti metti in fila in piedi vicino al palo, oppure, quando arriva l’autobus, ti alzi dalla panchina, vedi dov’è arrivata la fila e ordinatamente ti metti dietro all’ultimo, senza pretendere di passare davanti a qualcuno che è arrivato sicuramente dopo di te ma che ha aspettato in piedi vicino al palo della fermata, a meno chè tu non faccia parte di quelle categorie protette di cui sopra e allora passi per primo.
…noi italiani abbiamo un bug di sistema per quanto riguarda le file…non le sappiamo fare nemmeno se ci sono i binarietti per terra che ci indicano come metterci…c’è poco da fare!
5. Il fumo: qua non si può fumare a meno di 6mt. da un esercizio pubblico, parlo proprio di ambiente esterno. Per me che sono molto estremista per quanto riguarda il fumo, la trovo una cosa davvero ottima, perchè ad esempio nella terrazza esterna del mio ristorante, non è possibile fumare per questo motivo, benchè sia appunto un patio esterno. C’è da dire che ho notato spesso e volentieri gente che se ne infischiava dei cartelli di divieto e fumava tranquillamente seduta sulla panchina in fianco (al cartello stesso) (documentato anche questo da Diego), però all’interno non si trova comunque nessuno che fuma!
6. Lavorando ormai da un mese e passa al ristorante ho notato alcune abitudini culinarie più o meno bizzarre o quantomeno diverse: qua è norma mangiare la verdura come antipasto e non come contorno. Io, per problemi di digestione lo faccio da anni ormai, ma qui è una regola e direi che è una buona abitudine! Vabbè…che poi mettano sopra l’insalata un chilo di parmigiano, bè…questo è un altro paio di maniche, ma ad ogni modo l’insalata la mangiano prima di tutto! 🙂
7. Il pranzo e la cena avvengono in un periodo di tempo che va, per il lunch, dalle 11.30 alle 13 massimo e per il dinner, dalle 17 alle 20 massimo; quindi, noterete, molto presto. Il chè è un’ottima cosa per gente come me che lavora in ristorante: si inzia presto ma si finisce anche presto :))! 
Io non mi spiego ancora come non si sveglino poi alle 2 di notte con una voragine immensa nello stomaco dettata dall’aver cenato troppo presto, quella tipica fame che ti fa svaligiare il frigo in un’ora della notte non ben precisata… anyway qua funziona così! ..ma daltronde io sono abituata a cenare alle 10 di sera passate, quindi non faccio testo! ….ma è altrettanto vero che io alle 5 di pomeriggio faccio merenda non cena! XD
8. Sempre parlando di abitudini culinarie, qua funziona che, dopo che i clienti hanno ordinato, gli si porta il pane…E fin qui tutto ok, se non fosse che insieme a questo gli si porta anche una scodellina con dentro olio e  aceto mescolati assieme in modo che possano fare scarpetta col pane! Un po’ come quando finisci l’insalata e in fondo rimane tutto il sughetto degli intingoli da “tirar su” col pane, solo che qua lo fanno più elegantemente e invece di fare i buzzurri nella terrina dell’insalata, lo fanno nella piccina carina ninina ciotolina di ceramica che io gli consegno insieme al pane XD
Ogni tanto qualcuno mi chiede anche del burro da spalmare sul pane e lì mi fa venire parecchio la pelle d’oca, forse perchè il burro spalmato sul pane così è davvero una cosa grassa (ok, il burro è grasso a prescindere!), ma fortunatamente non è prassi come invece ho notato quando sono stata a St. Louis negli Stati Uniti…Lì era davvero una cosa che mi faceva venire il colesterolo solo a guardare!
9. Altra cosa che i canadesi fanno spesso e volentieri è ordinare il caffè e berlo insieme al primo. Ovviamente non il nostro buon caffè, ma il loro caffè, quello annacquato, magari mescolato con la “creme” che non è altro che latte ma più grasso, crema di latte insomma, che mettono nel caffè e diventa una sorta di caffelatte annacquato. …almeno non ci mettono il parmigiano dentro…considerato che qua lo mettono su tutto, pesce compreso, è già un passo avanti!
10. La parte culinaria per ora è finita, quindi passo ad una cosa che presumo non riuscirò mai ad abituarmi e che sinceramente mi fa molta rabbia: mi è capitato molto spesso di notare persone che buttano a terra lattine, cartacce, etc…Qua la città è molto pulita, perchè c’è sempre qualcuno che raccoglie la schifezza in giro per le strade, vuoi perchè con le lattine ci fai qualche soldino, vuoi perchè la pulizia delle strade è organizzata bene, ma sta di fatto che è davvero una cosa pessima! Io non so se li ho trovato tutti io (e Diego) se magari erano categorie particolari della popolazione, ma mi è capitato davvero abbastanza spesso di vedere gente che usava il marciapiede come cestino dei rifiuti…Insomma, ho capito che c’è sempre qualcuno che poi prende su, ma non sarebbe il caso di evitare di buttare i rifiuti per terra?!?
11. Vado dritta al sodo: gente che sputa per terra! E dio santo: CHE SCHIFO! Ho capito che paese che vai, usanza che trovi, che anche ruttare, in certe civiltà è segno che hai apprezzato il cibo ed è ritenuto un gesto di cortesia, ma cavoli…A me fa un po’ schifo vedere gente che si schiarisce la gola e poi sputazza per terra! No, se sono per strada e sto mangiando un panino, mi fa proprio vomitare (concedetemi il francesismo!). Anyway ho notato che sono molti asiatici che lo fanno, ma non per questo gli occidentali si risparmiano! Può passare che uno sta correndo, quindi sta facendo attività fisica e ovviamente debba liberarsi la gola, ma camminare così e sputare tanto per…quello non lo tollero, anche perchè poi magari passo dietro io e pesto con la mia scarpina da ginnastica con la quale poi entro in casa, dove hai depositato tu il tuo sputazzo e ci faccio una bella frittata……..che schifo!!
12. Ma passiamo ad una cosa più simpatica: come ci si veste! Come probabilmente dicevo tempo fa, qua puoi andare in giro in pigiama che nessuno farebbe caso a te 🙂 I vancouveresi non sanno vestirsi, o meglio, non sanno abbinare i vestiti fra di loro 😀
Ok, la giacca e cravatta così come il tailleur è quello, e non si scappa, ma per il resto, spazio alla fantasia! Qua puoi svegliarti alla mattina, chiudere gli occhi e pescare a caso nel tuo armadio e andare in girò così!
Da una parte è very funny, ti senti decisamente libero di andare in giro davvero come vuoi, ultimamente anche io sperimento abbinamenti che in Italia non avrei mai avuto coraggio di fare (che poi non mi senta a mio agio, è tutto un altro paio di maniche XD) ma dall’altra mi viene da pensare a quanto bene ci vestiamo noi italiani, e non bene inteso come vestiti eleganti, ma bene come gusto nell’abbinare le cose 🙂 …ma è una cosa che qui a Vancouver non serve, il buongusto puoi lasciarlo tranquillamente a casa 😀
13. Attraversare la strada: ne ho parlato ormai a più riprese quindi non mi dilungherò oltre, ribadisco solo che qua si può attraversare ad occhi chiusi e probabilmente non ti succede nulla 🙂 …L’Italia ha solo che da imparare…e probabilmente non solo questa cosa 🙁
Per adesso penso di aver finito, sicuramente troverò mille altre cose continuando a vivere qui, e non mancherò di elencarvele 🙂
Se qualcuno vive a Vancouver come noi e ha notato altre cose particolari, diverse o buffe, scrivetele pure nei commenti!
Per ora vi saluto e vi mando tantissimi hugs! 
Jle
P.s. Il terremoto che si è verificato qui venerdì, con epicentro a 250 km a ovest da Vancouver (se non erro), direi che io personalmente non l’ho proprio sentito, anche se è stato discretamente forte. Probabilmente perchè lavoravo e soprattutto perchè se fossi stata a Udine sicuramente ci avrei fatto caso, sapendo soprattutto di abitare in una zona sismica, ma qui specialmente per questo ultimo motivo, non ho proprio sentito nulla. Anyway non ha fatto nessun tipo di danno e nessuno tzunami ha spazzato via nessuna costa pacifica, quindi la vita prosegue tranquilla 🙂
  • Deby

    @Jle,
    almeno quello che mettono ovunque è vero parmigiano o tarocco?
    Personalmente trovo deliziosa l’insalata con lattuga mista, fettine sottili di pera, noci,olive e scaglie di parmigiano.
    Provare per credere!
    Trovo incivile l’abitudine di sputare per terra e mi meraviglia molto che i Canadesi (popolo così civile ed educato) gettino per terra qualunque oggetto non utilizzato!
    Forse lo fanno per creare nuovi posti di lavoro agli Operatori ecologici? se così fosse sarebbero davvero molto altruisti!
    Scusa la battuta ma è l’unica cosa che mi sia venuta in mente!
    A parte la battuta, attendo con curiosità altri aggiornamenti.
    N.B. Ho una domanda da porti: dopo tante ore di lavoro presso il ristorante riesci a guadagnare abbastanza per sbarcare il lunario?
    Una considerazione personale: ogni volta che leggo un Tuo post mi strappi sempre un sorriso!-
    Vi auguro ogni bene possibile.

  • Cara Jle, bel resoconto 🙂

    Comunque anche in Svizzera (sono cresciuto a Zurigo e ho tutti i parenti sparsi per la Svizzera) hanno l’abitudine di salutare l’autista, ci si mette in fila e molto spesso si lascia il posto ai più “bisognosi”, è anche prassi comune aiutare le persone che hanno il passeggino. Ho notato che ci sono molte similitudine tra l’atteggiamento dei Zurighesi con i Vancouveresi (si dice così?)…

    In bocca al lupo per tutto, vi seguiamo volentieri 🙂

    Pietro e Vale

  • il cic sarebbe molto felice di vivere in posto così: dove il grana è praticamente ovunque…ovviamente parlo di parmigiano reggiano dop :P!!!!
    un abbraccio
    *Briù*

  • Jle

    @Deby: il parmigiano e 100% doc, te lo posso garantire (e non hai idea di quanto costi qui, sigh!…sarà anche per questo che ne mettono tantissimo ovunque? 😉 ). Le scaglie di parmigiano sono buone sopra magari la ruccola e la bresaola ma qui fanno proprio una sorta di pantano col formaggio grattuggiato (non a scaglie!)…Probabilmente sarà anche buono ma sinceramente la quantità che ne mettono è incredibile…

    Eheh, anche io avevo pensato che così danno lavoro agli operatori ecologici (o come si chiamano qui XD)! C’è anche da dire che per fortuna sono una minoranza le persone che gettano a terra i rifiuti, ma resta il fatto che è davvero incivile, così come sputare a terra!

    Direi che con lo stipendio da cameriera + tips ci sto dentro, l’affitto e le spese le pago tranquillamente, cosa che in Italia, a parità di lavoro presumo non sarebbe così ( e dico presumo, visto che non ho mai fatto la cameriera in Italia ma calcolo che lo stipendio possa essere sugli 800-900 euro). Non mi lamento affatto, poi chiaro, le tips dipendono da quanti clienti vengono, ma lo scorso mese ho pagato affitto+spesa solo con le tips 🙂

    Grazie mille per i complimenti e per il sostegno, non sono brava a scrivere ma cerco di rendere l’idea in qualche modo 😀 (Diego in questo è molto più bravo!)

  • Jle

    @Pietro & Vale:

    Ecco, io non capisco perchè solo noi italiani dobbiamo essere dei buzzurri 🙁 E’ davvero bello il fatto che si saluti l’autista (anche se proprio oggi quello che ho salutato salendo sul bus, ha chiuso le porte ed è partito in quarta…e stavo per cadere DA SEDUTA… XD), e che ci sia questa forma di cortesia da parte di tutti…E’ così difficile salutare? Direi di no, ti porta via 2 secondi netti e magari migliori la giornata a qualcuno…E’ proprio la cultura qua e, anche se tu, italiano, non sei abituato a salutare, qua ti senti in obbligo di farlo!

    Non sono mai stata in Svizzera (il fatto che ho fatto scalo a Zurigo per venire qui a Vancouver non credo faccia testo XD) e sono davvero lieta di leggere che anche lì è così, ma dall’altro lato evidenzia ancora di più quanto basti davvero poco (solo attraversare le alpi) per trovare persone molto più civili di noi italiani! Miglioreremo mai prendendo il meglio da chi ci sta intorno? Mah…

    Grazie per la vostra testimonianza e grazie perchè ci seguite! ^__^ …e scusate il papiro come risposta! 🙂

    Un abbraccio!

  • Jle

    @Briù:

    Briùùù, qua è il regno del Cic, devo dirglielo..ma non solo per quanto riguarda il formaggio…anche se c’è poco di naturale… 😉

    Quando ci sei e mi vedi connessa, scrivimi che voglio assolutamente sapere come procedono le cose per il matrimonio! Ti penso spesso, ogni volta che vedo riviste da sposa o qualcosa di viola ^____^

    Un grande grandissimo abbraccio affettuoso a te e a Pito! Mi mancate tutti ragazzi!!! <3

  • Jle

    Dimenticavo di dirvi: si dice proprio “vancouveresi”…wikipedia docet 🙂 L’avevo controllato tempo fa per scriverlo qui sul blog! ^_^’

  • Anche in Australia si saluta sempre il conducente!! E’ una cosa che ho trovato molto simpatica quando ci sono stata.
    Riguardo al tuo lavoro di cameriera, ho fatto la cameriera per un mese qui in Italia a Trieste, segnata per 15 ore settimanali quando in verità ne facevo ALMENO 35. Stipendio: 840 euro. Mance: quasi nulle a parte quelle di qualche straniero, che ha l’abitudine di lasciarle. Mi sembrava di fare la carità quando mi lasciavano 50 cents e dicevano “Dai va bene così”… OH GRAZIE!
    🙂 ciao Jle, baci Giuppy

  • Deby

    @Jle,
    mi incuriosisce molto sapere quali sono i piatti che vanno per la maggiore.
    Cosa cucinano nel ristorante presso il quale lavori che a Tuo giudizio meritano? E quali invece sono assolutamente improponibili? Ed i prezzi delle portate sono come qui in Italia, cioè proibitivi?
    Fai un esempio di prezzo per un pranzo completo.
    Nel locale dove lavori sono alla ricerca di personale in grado di preparare specialità siciliane? Se non fosse che ho già superato i 35 anni sarei già li con un WHV.
    Grazie ancora per le mille informazioni!
    Have a nice day.

  • Laura

    E’ strano perchè sono stata 6 settimane a Toronto e lì non fanno la fila per l’autobus/tram, e nessuno saluta l’autista (per quello sembrava di essere ancora a Milano)…però non ho mai visto gente sputare o buttare roba per terra.

    Complimenti per il blog!! Non sono ancora stata a Vancouver ed è bello imparare qualcosa sulla città leggendo le vostre avventure!! 🙂

  • Jle

    @Giuppy: ciao Giuppy! un grande abbraccio anche a te! Sei nella lista delle persone che voglio assolutamente reincontrare quando torno lì ^_^ Intanto un big in bocca al lupo per la tesi e per la laurea, e se dopo vorrai venire a trovarci, sei la ben accetta assolutamente!! :))

    @Laura: Grazie mille per la tua testimonianza! A Toronto non ci sono (ancora) mai stata però non so che dire: lì mancheranno i saluti ma sicuramente non si sentirà la mancanza della gente incivile che sputa per terra o abbandona rifiuti 😉 Poi le file sono relative: se il grado di civiltà è alto come in Canada, presumo che anche se nessuno è in fila indiana, si riesca a salire e ad evitare la ressa lo stesso 🙂 Non l’ho scritto ma le file qui valgono per salire sui bus, perchè quando si deve prendere lo skytrain ci sono vaghe parvenze di file ma non sapendo mai dove precisamente si ferma, non esistono file indiane vere e proprie ma cmq l’afflusso sullo skytrain è ordinato: prima si fanno scendere le persone e poi si sale ordinatamente 🙂
    Un abbraccio e grazie a te per il tuo sostegno 🙂

  • Jle

    @Deby: ti dedico una risposta intera così forse riesco a spiegarti bene tutto e mi scuso in anticipo se risulterò prolissa 🙂

    Io lavoro in un ristorante italiano, la famiglia che lo gestisce sono italiani doc (madre, padre –> che cucina, figlio e figlia) di origini siciliane/calabresi, quindi si cucinano solo ed esclusivamente piatti italiani quali pasta in diversi modi, anche col pesce, tortellini, cotolette, frittata, etc..e le portate, anche sul menù hanno nomi ovviamente italiani (e non ti dico che buffo quando i clienti mi ordinano le portate cercando di pronunciare le parole italiane.. XDXD).

    Non c’è un piatto che vada per la maggiore, ogni giorno a pranzo c’è lo “special del giorno” che varia, ad esempio il venerdì ci sono sempre i “linguini with prawns” e spesso e volentieri, specialmente i clienti abituali ordinano questo special.
    Indicativamente un pranzo completo, antipasto (bruschetta ad esempio), primo (una bolognese), secondo di carne (cotoletta) e contorno (verdura mista), con un bicchiere di coca cola e caffè espresso puoi spendere sui 60 dollari circa + TASSE + TIPS (tips da aggiungere un 10%-15% sul totale), ma calcola che nessuno fa un pranzo del genere, le porzioni sono abbondanti e di solito uno prende un contorno e il primo o il secondo + bevanda e caffè. Tieni anche presente che l’acqua di rubinetto è gratuita.

    Non so dirti se è caro per gli standard di Vancouver, sinceramente non sono mai andata a pranzo/cena fuori ^__^ …andiamo al risparmio 😉

    Guarda, per certo ti posso dire che a fine mese si libera un posto come dishwasher e come aiuto cuoco, quindi se vuoi sei la benvenuta ^___^ e poi, se sei siciliana (come deduco da quello che mi hai scritto), ti troveresti benissimo con i miei boss :))

    Spero di essere stata abbastanza comprensibile con la mia risposta, un grande abbraccio!
    🙂

  • Anonymous

    @Deby
    Non prenderla come cosa sicura,ma se sei cuoca,anche se non puoi più venire con il working holiday Visa,dovresti provare a venire come turista e se ti piace e ti ci vedi a vivere qui potresti andare in giro per ristoranti a chiedere se cercano una cuoca,saresti considerata una “skilled worker”(ovvero una lavoratrice specializzata)per cui sarebbe un pò più semplice riuscire ad ottenere un work permit… E’ un lavoro per cui cercano parecchio qui,poi tra l’altro sei anche italiana e tutti sanno che la nostra Italia può avere tanti difetti ma il cibo è il migliore al mondo!E questo non ce lo toglie nessuno!

    Per quanto riguarda i prezzi per mangiare fuori sono abbastanza altini…tanto per farti un esempio,una pizza margherita in una pizzeria italiana,con pizzaiolo napoletano,costa 12 o 14 dollari….e parlo solo del prezzo della pizza…poi come dice Jle ci devi aggiungere le tasse e le tips…
    Confermo anche che in qualunque posto tu vada l’acqua del rubinetto è gratis,è la prima cosa che ti portano quando ti siedi
    Luisa

  • Jle

    @Luisa: Però se venisse qui come turista al massimo potrebbe informarsi sui lavori disponibili ma non potrebbe lavorare (in quanto come turista appunto non sei “abilitato” a lavorare). Però se nel mentre le fanno un’offerta di lavoro, può sempre cambiare il visto 🙂

    …vi dirò, ogni tanto mi manca la facilità con cui si può girare in Europa e il fatto che puoi recarti in Francia, piuttosto che in Germania o Danimarca e fermarti quanto vuoi e lavorare liberamente senza scartoffie, passaporti e visti che scadono 🙂

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  • In Giappone si fa la fila (e che fila) non si butta nulla per terra, e l’autista saluta per primo (il cliente e’ sacro), il controllore del treno s’inchina entrando nel vagone e si inchina uscendo. Si ride coprendosi la bocca e non si sputa a terra, ma ci si scraccola in liberta’… ma rimangono piu’ civili di noi.
    Fila e pulizia anche in Austria e Olanda, ma in Olanda devi stare attento alle bici, e quando sono ubiachi pisciano dove capita (manco contro un albero) anche se hanno i chimici a due metri…

  • Deby

    @Luisa,
    grazie per le informazioni, ma come dice giustamente Jle con un visto da turista non sarei abilitata al lavoro.
    Purtroppo non ho la qualifica di Cuoca anche se sono brava a cucinare ed ho una eccezionale manualità ( che potrebbe essere utilizzata per esempio nel preparare i dolci e decorarli).
    Mi andrebbe benissimo ( così come aveva proposto Jle) tanto per iniziare, la mansione di aiuto cuoco/a ( non so se per questa figura occorra però un Titolo).
    Sarebbe tutto più fattibile se riuscissi a farmi Sponsorizzare da un Datore di lavoro (naturalmente dopo periodo di prova) ma, purtroppo non conosco un modo per cominciare il tutto pur non avendo i requisiti per il rilascio di un WHV.
    Spero prima o poi ( meglio se prima) di trovare una via di uscita da tutta questa immobilità che mi avvolge ormai da anni e di trovare la mia dimensione in Canada ( paese che ho avuto modo di apprezzare e visitare per qualche settimana nel 2007).

    @Jle,
    Mi sono dimenticata di chiedere: il Tuo approccio con l’inglese è migliorato dal momento che sei in contatto con clientela internazionale?

    Grazie ad entrambe per il sostegno ed i consigli che apprezzo molto.

  • Jle

    Due miei amici sono stati in viaggio di nozze in Giappone e mi ha colpito il fatto che nelle metropolitane fosse segnato il punto preciso dove si sarebbero aperte le porte e tutti ordinatamente in fila indiana! Anyway, ripeto, noi italiani abbiamo molto da imparare, e non serve andare in Giappone per trovare buone abitudini, ma basta rimanere in Europa!

    @Deby: Ti consiglio di venire qui per un mesetto come turista e nel frattempo passare in rassegna tutti i ristoranti, etc…Magari riesci a trovare qualcuno che ti sponsorizza e così puoi riuscire a rimanere qui. Però non è una cosa così semplice perchè sponsorizzare qualcuno implica prendersi una serie di responsabilità e non tutti sono disposti a farlo.

    Il mio inglese migliora, non a vista d’occhio ma migliora 🙂 Sono più confident, prima avevo paura addirittura che qualcuno mi rivolgesse una domanda che implicasse una risposta più lunga di un “sì” o un “no”, mentre ora se capita mi fermo anche a chiacchierare con qualche cliente, poi essendo immersa e bombardata da annunci, tv, etc, anche se coi miei capi parlo italiano, sembra di no, ma si assimila e inconsciamente si impara! Oltretutto con questa mia nuova amica devo per forza parlare inglese e, se all’inizio dopo 2 ore di conversazione in inglese ne esci col cervello in fiamme, pian piano è sempre più easy! Alle volte faccio certe frasi che mi stupisco pure io 😀 …della serie “E questa frase da dove salta fuori?” ..e vedi che ti viene sempre più facile 🙂

  • Jle

    Mi permetto di aggiungere che io non ero totalmente digiuna, e prima di arrivare qui capivo un buon 70% del discorso, per lo meno il senso ce l’avevo, e sapevo se parlavano di patate o di automobili XD …ero un po’ impacciata a parlare, infatti all’inizio, al contrario della mia natura di chiacchierona, stavo molto zitta e ascoltavo molto (e non immaginate che frustrazione per una che parla tanto 😉 ) ma poi la voglia di comunicare è così tanta che te ne freghi se spari qualche strafalcione ed è così che prendi il via :)..a me è successo così alla fine 🙂

  • Jle sei tutta un pepe. Che mangi, lampi e fulmini? 😀

    P.S Ti pregooo rispondi a questa domandaaa http://vancouverroad.blogspot.com/2011/07/in-canada-col-visto-working-holiday.html

  • bel posto!

    questa storia del parmigiano(doc!) sopra tutto mi ha molto colpito, pensavo che usassero solo roba tipo cheddar.

    Strana anche questa storia dei marciapiedi come cestini,non l’avrei mai detto.

    Per gli sputi, se non sbaglio sputare per terra é usanza cinese, dato che a vancouver ce ne sono molti non é che hai visto loro farlo prvalentemente? Magari é un’usanza che hanno importato.

  • Jle

    Ciao Pietr82! Scusami ho notato solo ora le domande sull’altro nostro post…Perdonoo, a me non arrivano le notifiche di quando qualcuno ci risponde (…a Diego sì…accipicchia a lui 😛 ). Ora rimedio subito e provvedo a rispondere!

    Eheh, ma quant’è bella quell’espressione!! 😀 Mi viene in mente una frase in friulano che mi diceva sempre mia nonna quando ero piccola “Tu ses dute un gnarv” ..che letteralmente vorrebbe dire “sei tutta un nervo” nel senso che non stavo mai ferma XD

  • Jle

    Ehila From Uk! Hai perfettamente ragione, tendenzialmente è un usanza tipica cinese, infatti più faccio caso più noto gente asiatica farlo (solo che non sono così brava ancora da distinguere cinesi, piuttosto che koreani o giapponesi), però ho notato anche parecchi giovani occidentali farlo (tra cui il collega di Diego che è canadese doc)..quindi a questo punto non so davvero quale sia la motivazione (se culturale o chè) dietro a questo gesto.

    Nel mio ristorante usiamo il parmigiano doc perchè cuciniamo specialità vere italiane 🙂 ..sarebbe controproducente mettere sopra ad una bolognese il cheddar…ma qui in America (e comprendo anche e soprattutto gli States) potrebbe succedere di tutto visto quante schifezze mangiano 😉 ..ma da noi cheddar NO, parmigiano SI’ 🙂

  • Anonymous

    Ciao Jle! Seguo il vostro blog da un po’ ed è molto carino 😀
    Sarò anche io a Vancouver la prossima estate (per tre mesi), quindi sto estrapolando qualche dritta dai vostri racconti 😀
    Strano che non siate riusciti a conoscere nessun canadese doc, mi è stato detto che sono molto aperti e socievoli!
    Buon tutto!
    Ellu

  • Jle

    Ciao Ellu!
    I canadesi sono molto disponibili e socievoli, se sei per strada e hai bisogno di indicazioni sono tutti ultra gentili, ma da quanto ho capito (e visto), si limita a quello… Quando devi entrare un po’ più in confidenza non ci riesci e ci si ferma ad una semplice “amicizia” superficiale, nulla di più. Poi ovviamente non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, la mia collega che è canadese doc e con la quale mi trovo benissimo non è così, anzi, però qui effettivamente è un paese nordico e quindi “freddo” sotto molti aspetti.

    In bocca al lupo a te per la prossima estate qui a Vancouver, è il periodo migliore, vedrai che ti piacerà 🙂

  • @Jle “Due miei amici sono stati in viaggio di nozze in Giappone e mi ha colpito il fatto che nelle metropolitane fosse segnato il punto preciso dove si sarebbero aperte le porte e tutti ordinatamente in fila indiana! Anyway, ripeto, noi italiani abbiamo molto da imparare, e non serve andare in Giappone per trovare buone abitudini, ma basta rimanere in Europa!” siamo noi! Ma(Marianna)Lo(Lorenzo)XandAm(Ambra)So(Sofia)X 😛

  • Jle

    Raga, era meglio LAMS come abbreviazione 😀

    P.s. mi ricordo delle vostre stupenderrime foto del Giappone!! 🙂 E approposito di foto, quando ci mandate qualcuna aggiornata di Ambretta? ^___^

  • Le ultime sono su Google+ 😉

  • ivo

    Ciao e complimenti per il vostro blog. Sto preparando i mio arrivo a Vancouver e spesso ho trovato utili informazioni nei vostri resoconti. Quel posto di aiuto cuoco di cui parlavi sarà ancora disponibile a metà novembre? Magari!!!! Vabbè comunque io continuo ad inviare curricula nei ristoranti italiani vancouveresi, non si sa mai.
    Buona vita.
    Ivano

  • Jle

    Ciao Ivo! Ho letto solo ora il tuo commento, sorry 🙁 come dicevo, purtroppo non mi arrivano le notifiche se qualcuno mi risponde, una vera scocciatura!

    Purtroppo nel mio ristorante per ora siamo al completo, c’è stato un via vai di nuove dishwashers e ora sembra che siamo davvero a posto, ma non si può mai sapere e se ci sarà di nuovo bisogno ti farò sapere di sicuro 🙂

    Per quanto tempo rimani a Vancouver? Ti trasferisci o è solo un esperienza temporanea?

    In entrambi i casi un enorme in bocca al lupo 🙂

    Un abbraccio!

  • ivo

    Ciao Jle, crepi il lupo!
    Arriverò a Vancouver a fine mese con un WHV e farò di tutto per rimanerci! Grazie per il vostro ultimo post, sono informazioni pratiche molto utili che cercavo da tempo ma non ero riuscito a trovare su altri blog o forum.
    Un abbraccio.

  • Anonymous

    Sono diversi anni che vivo a Vancouver e su qualche cosa sono d’accordo con Jle come attraversare la strada o fare la fila, ma i commenti all’italiana se li poteva risparmiare come per esempio : la gente che si veste in pigiama e che non sanno come vestirsi etc…

    “ma dall’altra mi viene da pensare a quanto bene ci vestiamo noi italiani, e non bene inteso come vestiti eleganti, ma bene come gusto nell’abbinare le cose 🙂 …ma è una cosa che qui a Vancouver non serve, il buongusto puoi lasciarlo tranquillamente a casa :D”

    Non so in quale Vancouver vivi ma e il centro del nord america con il fatturato maggiore di retail and shopping. Le ragazze specialmente vanno in giro con 3000, 4000 dollari di vestiti addosso per non parlare di gioielli e accessori. In italia la gente si veste da vecchio, con pantaloni da 10 euro e roba di bassa qualita. solo la gente con i soldi in italia si veste un po meglio con vestiti firmati. Il buongusto lo puoi imparare qui e lasciare stare queste critiche da tipica italiana che non si e spostata mai de casa. Ci sono i negozi ufficiali di tutte le marche, prezzi buonissimi e alta moda da per tutto. In italia quando vai in giro nei paesi e vede la gente come si veste pare il paese del dopo guerra…meno male che ci sei te a vancouver a portare il buongusto italiano del saper vestirsi e del ristorante. Qui la gente se ne sbatte delle critiche quando la maggiorparte guidano macchine dai 50mila dollari in su…vai in italia, guida una bella punto or panda 1.2 di cilindrata e trova parcheggio. lol
    Per tutti gli italiano che leggono sto blog…l’italia e l’estero no viceversa!

  • Jle

    Caro “anonimo” (e non mi spiego perchè commenti di questo tipo non vengano mai firmati…), ho scritto questo post in maniera simpatica, secondo il mio punto di vista, non come assoluta verità e soprattutto senza voler giudicare ma per far capire quanta libertà ci sia qui a Vancouver (specialmente sul modo di vestire) ma evidentemente non era chiaro il mio intento…..

    Leggendo le tue parole a me sembri proprio il vero “italiano medio” (e correggimi se sbaglio, ma è solo una mia impressione) dove conta solo l’apparire, dove l’importante è andare in giro con una macchinona da 200mila euro sotto il sedere (e magari non avere nemmeno i soldi per pagare la benzina o le rate), un iphone 4s in tasca e vestiti firmati dalla testa ai piedi comprati in qualche negozietto di roba usata.

    Visto cmq che non sono stata abbastanza chiara, io mi riferivo all’abbinamento dei vestiti, non ho accennato minimamente alle marche che uno può portare addosso ed era una MIA opinione.

    Io inoltre credo (e questo discorso esula dal mio post) che andare in giro con 4000 mila dollari di vestiti firmati non voglia dire “essere vestiti bene” come affermi tu. E’ il modo di “portare” le cose che fa la differenza!
    Nel mio ristorante vengono un sacco di signore con vestiti firmati e ingioiellate, ma sono ben lungi dall’essere “signore”: grezze, maleducate e che non sanno nemmeno usare le posate corrette per mangiare l’antipasto piuttosto che il dolce!

    Oltretutto ogni tanto mi è capitato di guardare qualche sfilata di moda quando ero in Italia e certi vestiti erano davvero vergognosi; sinceramente avrei preferito indossare la maglietta da 10 euro piuttosto che un vestito da passerella della serie che se fossi andata in giro nuda era la stessa cosa!

    Ultima cosa: io non giudico e rispetto tutti, mi piacerebbe che su questo blog i commenti portassero lo stesso rispetto e mi riferisco alla tua frase “”Il buongusto lo puoi imparare qui e lasciare stare queste critiche da tipica italiana che non si sposta mai DE casa”.

    Se non sono stata chiara nemmeno in questa risposta, fammelo sapere, caro “anonimo”.

    ———————————————–
    Chiedo scusa a tutte le ottime persone che ci leggono per il tono di questa risposta 🙂

    Jle

  • Jle

    Dimenticavo di aggiungere una cosa importante, caro “anonimo”.

    Probabilmente sei a Vancouver da troppo tempo e non hai notato quello che sta succedendo in Italia (ma non solo da noi). Se le persone vanno in giro con un Pandino 1.2 forse è perchè non possono permettersi di comprarsi una Ferrari o una Maserati, non credi? Io stessa avevo una rispettabilissima Polo VW 1.4 e non l’arei cambiata con una macchinona nemmeno per sbaglio perchè era efficiente, affidabile e faceva tutto quello che avrebbe fatto anche un’auto da 100mila euro che ovviamente non avrei potuto permettermi, ammesso e non concesso che mi fosse interessato spendere soldi in automobili.

    Qua possono permettersi le macchinone, i vestiti super firmati e quant’altro, buon per loro, sinceramente non li invidio, io sono felice con quello che ho: ho avuto la fortuna di venire qui, di fare una nuova esperienza e di stare con un ottima persona che mi sostiene e mi da forza, di andare in giro con un vestito firmato non mi passa nemmeno per l’anticamera e sono contenta di poter uscire pescando vestiti a caso dal mio armadio perchè so che nessuno farà caso a me, perchè non sono in Italia e tutto quello che conta è l’apparire (scusate se faccio di tutta l’erba un fascio, ma è solo per questa volta e so che non è così 😉 ).

    Jle

  • Giusto per dire la mia… ovviamente sono d’accordo con Jle. Questo blog è stato aperto da noi per condividere la NOSTRA esperienza, le NOSTRE sensazioni… pertanto le nostre sono opinioni e quindi SOGGETTIVE! Ciascuno è libero di dare la sua opinione fintantoché non si fa detentore di verità assoluta!

  • Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  • Ciao!! Innanzitutto, grazie di aver aperto questo blog!! È ricco di informazioni preziose e ammetto che sono sempre più curiosa, spero di poter almeno visitare Vancouver, un giorno! Ho notato che i canadesi sembrano chiudersi un po’ a riccio quando affermi di essere straniero… mi è capitato chattando su Twitter e canali simili. Pensavo fosse una mia impressione, ed invece no a quanto pare! A distanza di tempo, avete scoperto perché reagiscono così? ^^; Insomma… è un controsenso, almeno per Vancouver che è un centro multiculturale. È semplice timidezza? ^^; Gli stiamo antipatici noi italiani, siamo troppo espansivi / poco espansivi o cosa? XD (le spara)
    Grazie di nuovo e scusate il disturbo.

  • 5. Il fumo: qua non si può fumare a meno di 6mt. da un esercizio pubblico

    Non me ne vogliano i fumatori, ma non hai idea di come trovi fastidiosi quelli che fumano nei gazebo all’esterno dei locali, pur essendo teoricamente “esterno” e’ comunque un luogo chiuso/semichiuso, e se non vuoi respirarti il loro fumo l’alternativa e’ andare dentro…