Ciao ragazzi, eccoci di nuovo on-line con un post diverso, forse un po’ amaro, che non vuole scoraggiarvi dal prendere armi e bagagli e inseguire i vostri sogni oltreoceano ma che cerca di mettervi un po’ in guardia dall’idealizzare troppo una città o una nazione.

Dalle mail che ci scrivete, notiamo spesso come tendiate a pensare che qui sia il paradiso in terra, la soluzione a tutti i vostri problemi (o cmq la gran parte), la città perfetta in tutto e per tutto o quasi; non vogliamo dire che qua non possiate davvero realizzare i vostri sogni, crescere e dare un futuro ai vostri figli e realizzarvi lavorativamente, ma bisogna sempre tenere i piedi per terra 🙂
Waterfront

Vi capiamo benissimo, siamo partiti con gli stessi vostri sogni e speranze, siamo scappati dalla nostra povera Italia malandata e massacrata lasciandoci alle spalle lavori precari e contratti vergognosi (e chi più ne ha più ne metta) armati di tanta buona volontà, ma ora che siamo qui possiamo raccontarvi anche qualche aspetto più difficile di questa città, sempre secondo la nostra esperienza.

Nei nostri post (a parte qualcuno legato alla malinconia) vi abbiamo quasi sempre mostrato gli aspetti più belli, bizzarri, diversi, simpatici, etc di questa grande metropoli che conta 2 milioni di persone provenienti da tutto il mondo (in particolare dall’Asia), ma ci sono anche aspetti che di primo acchito non si notano ma coi quali ci si scontra strada facendo.
Confermiamo che Vancouver è davvero una città molto vivibile, moderna, sicura, piena di alberi, parchi e spazi verdi ovunque; le cose sembrano funzionare bene, almeno apparentemente, e tutti vivono in questo clima di tranquillo relax tra mare e monti.
I ritmi del canadese medio sembrano scanditi da lavoro, palestra, famiglia, (più di) qualche sbronza, (più di) qualche canna e dalle immancabili partite di hockey dei Canucks o dei BC Lions (football). Il tutto tra (parecchie) giornate di pioggia e qualche giornata incredibilmente bella che ti fa vedere tutto con occhi diversi ed estasiati.
Vista di North Vancouver

Inutile dire che qua ci si può costruire una buon futuro e, come d’appertutto, un pizzico di fortuna aiuta ancora di più.

Ma per raggiungere questa agoniata tranquillità bisogna superare qualche passaggio obbligato, perchè si sà, nulla arriva facilmente e bisogna sempre guadagnarsi tutto…almeno per quello che concerne la nostra esperienza…

Ed eccomi arrivata ad illustrarvi gli aspetti un po’ più “brutti” della grande Vancouver! Let’s talk about work!

Non voglio traumatizzarvi troppo con questo post, ma diciamo che la cosa migliore per riuscire a trovare un lavoro che esuli dai classici Mc Donalds o Starbucks è prefissarsi di conoscere ogni giorno persone nuove, spargere la voce, farvi conoscere etc…U know what I mean? ;)…

Una Jle a Gastown

Tutto il mondo è paese (probabilmente non vi sto dicendo nulla di nuovo) e Vancouver non fa eccezione: forse (o forse no), vi accorgerete che non sarà facilissimo trovare un lavoro ben retribuito qui ma conoscere qualcuno che possa introdurvi in un’azienda potrebbe fare la differenza…Certo, questo non significa che avrete il lavoro garantito ma semplicemente vi permetterà di avere una chance in più, una piccola corsia preferenziale che vi permetterà di farvi valere al colloquio e di giocare tutte le vostre carte.

Un’altra cosa da dire è che vi capiterà di mandar via un sacco di curriculum, di sentirvi la persona migliore per ricoprire una certa posizione ma non riceverete una che sia una telefonata per un colloquio. Per certe posizioni un’azienda vuole essere sicura di poter investire sulla persona, di avere una garanzia che questa non se ne vada una volta scaduto il visto e quindi potrebbe succedere che scartino il vostro resume pressochè perfetto per questo motivo.

A supporto di questo vi racconto “brevemente” la mia storia: ho un’esperienza di 6 anni nel settore dei colori e vernici e, prima di trasferirmi a Vancouver lavoravo nell’azienda di famiglia (colorificio e belle arti…ecco il link…giusto per fare un po’ di pubblicità 😀 http://unicolorarte.altervista.org/) acquisendo tanta esperienza e competenza nel settore. Inizialmente pensavo di venire qui (come vi avevo scritto in qualche vecchio post) e cercare lavoro in un hotel, avendo un diploma turistico, ma vista l’esperienza nelle vernici e soprattutto piacendomi il settore, avevo pensato di provare anche a cercare un lavoro in questo campo.

Fortuna ha voluto che in un colorificio qui vicino ad agosto cercassero personale (oltretutto distributore di un’azienda molto grande che conoscevo precedentemente), così mi ero recata di persona per parlare col manager il quale mi aveva detto che non poteva far nulla se non dirottarmi sul sito web per mandare il mio curriculum on-line…Con infinita pazienza avevo compilato tutti i vari campi descrivendo nel dettaglio la mia esperienza e tutte le mie competenze…ero convinta che almeno un colloquio me l’avrebbero fatto, per il discorso di prima: mi sentivo super qualificata per quella posizione avendola fatta negli ultimi 6 anni.
Vancouver  vista da North Vanc

…e invece nulla di nulla, nemmeno una telefonata…mi ero posta mille domande, mille interrogativi ed ero giunta alla conclusione che, essendo un settore prettamente maschile (e maschilista) probabilmente questa era una delle motivazione che non avevano portato il responsabile assunzioni di turno a chiamarmi. Invece forse la motivazione poteva essere che non assumevano stranieri perchè non avrebbero avuto una garanzia di continuità…anche se non era il mio caso 🙁


Anyway, non demordete, MAI, tenete duro, questa è la terra delle opportunità e ci sarà sicuramente un posto anche per voi là fuori, ne sono certa!

E ora vi parlo di un’altro tasto dolente: l’ufficio immigrazione canadese con tutto quello che ne consegue..

Da un certo punto di vista noi italiani siamo abituati a scontrarci ogni giorno con un muro di gomma per quanto riguarda le scartoffie, ma anche la sanità e tutto il resto…Per questo abbiamo le spalle larghe e un ottimo allenamento, ma sappiate che qua la vostra pazienza verrà messa a dura prova…

Riuscire a rimanere in Canada non è facile. Ci spiace dovervelo dire ma è così! Certo, a meno chè non sposiate un canadese o dimostriate di avere un milione di dollari in banca (non è uno scherzo), allora non ci sarebbero troppi problemi di sorta.

La prima vera pizza molto simile a quella
 italiana mangiata a Vanc

6 mesi di WHV sono pochissimi, passano velocemente, dovete ambientarvi, trovare casa e un lavoro che vi sponsorizzi e non è così facile o immediato.
Se, come noi siete riusciti a fare tutte queste cose e se deciderete che Vancouver vi piace o è semplicemente meglio dell’Italia per il momento in quanto ad opportunità, arriverà un certo punto che dovrete per forza scontrarvi con l’immigrazione…e allora cominceranno i dolori 🙁

Ormai conoscete la nostra storia, ma non sapete ancora che ci hanno rimandato indietro le carte per l’ennesima volta…Mancava una virgola nei documenti, o qualcosa di abbastanza irrilevante…così..tutto da capo di nuovo..e intanto il tempo passa…ce lo fanno sudare questo work-permit…che sia un test? Chi riesce a non impazzire o a non andare a dar fuoco all’ufficio immigrazione (qui la benzina costa anche poco…XDXD), allora in premio ha il work-permit….

La domanda che ci siamo posti è: ma lo fanno apposta? Stanno chiudendo i rubinetti e per cercare di elargire meno work-permit etc, e quindi si appigliano alle virgole? E’ un modo per scoraggiare le persone e fare in modo che queste rinuncino da sole? Oppure è un modo per testare la tua pazienza, tenacia, etc, e per far entrare in Canada solo chi ci tiene davvero?

Purtroppo così facendo il Canada si priva di ottime persone!! Senza contare che qui c’è davvero tanto bisogno di forza-lavoro e il Canada ha effettivamente bisogno degli immigrati per far fronte all’offerta…
Noi non sappiamo più cosa pensare a questo punto…Cominciamo ad essere davvero stanchi di questo sistema ma teniamo duro perchè sappiamo che il Canada può darci tanto se solo ce lo permette!
In fondo gli aspetti negativi che abbiamo notato sono solo questi, se non fosse che sono discretamente fondamentali…
Ribadiamo nuovamente che questa è la nostra opinione, è quello che abbiamo notato noi, ogni commento costruttivo è ben accetto, purchè nel rispetto delle idee di tutti! 🙂

Se siete arrivati fino a questo punto, vi ringrazio per la pazienza, è stato un post davvero infinito e spero di aver reso abbastanza chiaramente il mio/nostro punto di vista senza fraintendimenti 🙂

A presto, sperando con buone news,
Jle & Diego

P.s. il Canada sarà duro, ma noi di più!! ^___^ …e se sta cercando di cacciarci, bè, non molliamo facilmente!! :))
P.p.s. Purtroppo abbiamo parecchie gatte da pelare per riuscire a rimanere e non possiamo fare da agenzia interinale a chi ci scrive che vuole venire qui e ci chiede di trovargli un lavoro…Abbiate pazienza ma se dovessimo farlo a tutti quelli che ce lo domandano saremmo sempre in giro per voi 😉 Tutto quello che possiamo fare lo scriviamo qui, tramite mail (tempo permettendo) e nei commenti, vi preghiamo gentilmente di non domandarci di trovarvi un impiego a Vancouver perchè non siamo davvero in grado di farlo 🙁
…e poi..dovete viverla, scoprirla la città, e andare in giro a cercare lavoro è un ottimo modo per farlo 🙂

P.p.s. vi piacciamo? ^__^ …c’è sempre quel tastino in alto a destra “donazione” per supportarci…anche il circuito Paypal vi ringrazierà per le commissioni (tranquilli, le commissioni le toglie a noi, non a voi 🙁 ) ^__^ 

  • .. Ragazzi avete dimenticato una cosa..
    Una di quelle su cui gli Italiani spesso soffrono!!

    IL CIBO!!
    Ok, qua si trova di tutto.. pero’ se ne volete di buono, o lo pagate un sacco o ve ne fate a casa.
    Ma poi non e’ cosi’ semplice, anche gli ingredienti base, addirittura la farina ed il burro, hanno quasi sempre degli additivi.
    Se poi parliamo delle cose pronte.. usano l’olio di colza, di palma o altri ingredienti che in Italia non ho mai visto, ad esempio usano ancora i grassi idrogenati!!
    Se siete un po’ salutisti.. quando si fa la spesa, 2/3 del tempo si spendono a leggere le etichette!

    Chica ed Io siam qua solo da 3Mesi, e forse dobbiamo ancora imparare un po’ come muoversi..
    Ma per ora accusiamo ancora la differenza dalla cultura alimentare Italiana!
    😀
    Ciao N&C

    • Ragazzi, appena esco da sto periodo infernale al lavoro, pizza insieme o qualche cibo sano? :))
      …oltretutto oggi come sai, ti rubo la tua dolce metà per qualche ora 😉

      Anyway, non posso che concordare con quello che hai scritto…provenivo da una famiglia parecchio salutista e alla fine qui si diventa matti…qualsiasi cosa uno compri è additivata con qualcosa…

      A presto ragassuoli!! :)))

  • Anonymous

    Ciao ragazzi, vorrei sapere una cosa. Nelle vostre cover letter avete mai scritto di essere veramente intenzionati a restare in Canada oltre il periodo del WHV? Nel senso.. questo si potrebbe specificare già dall’inizio per non far pensare al datore di lavoro “Questo ragazzo vuol stare 6 mesi per farsi la sua esperienza e poi licenziarsi per tornarsene a casa” e essere in questo modo subito scartati?
    Grazie,
    Riccardo

  • Anonymous

    *e NON essere subito scartati

  • Anonymous

    A dir la verità un po’ mi avete scoraggiato però c’è da dire che le cose in Italia peggiorano giorno dopo giorno. Imprenditori che si suicidano e al telegiornale preferiscono parlare del tempo o del grande fratello, Movimenti anti TAV di cui non ne parla nessuno. Il leander anti TAV che rimane folgorato. I Politici che guadagnano 40000 mila euro al mese e poi ci chiedono a noi di fare i sacrifici. Gli scandali recentemente usciti fuori negli ospedali di Roma. Qui fa TUTTO schifo (tranne la cucina). Nonostante il vostro post che lascia traspirare molto stress ed esaustività ed effettivamente scoraggia un pochettino, la gente è stufa qui (me compreso, e non me nè sono andato ancora perchè in quanto studente devo ancora farmi una base economica con cui avere le spalle coperte un pochetto) Io preferisco litigare con l’ufficio immigrazione che continuare a sopportare questa nazione SCADUTA ed in mano a ballerine, mafiosi, piduisti e nani.

    Prego per voi e appena ricarico la postepay vi faccio una donazione.

    Saluti da Monza

    Davide

    • Ciao Davide! E’ proprio per tutto quello che hai scritto tu che pensiamo che qui valga decisamente la pena di tenere duro! Se pensiamo all’Italia, l’unico pensiero felice è nei confronti della nostra famiglia e questo ci da una marcia in più per resistere e continuare a scontrarci con l’immigrazione canadese perchè in Italia ci scotreremmo col sistema certamente ma saremo anche senza lavoro o con il solito lavoretto di 3 mesi…

      Con questo post non volevamo assolutamente dire: “ragazzi statevene in Italia che alla fine si sta meglio”, anzi, volevamo solo mettere in guardia chi pensa che sia semplice. Qui si sta bene, bisogna solo superare lo scoglio immigrazione (e purtroppo notiamo che un po’ tutti hanno o stanno avendo dei problemi 🙁 ), poi non dico che sarà in discesa ma la parte più rognosetta è fatta 🙂

      E a tal proposito ribadisco: ragazzi, provateci, tenete duro che ne vale la pena!

      Grazie ancora Davide 🙂

  • Ragazzi tenete duro! Provate a rivolgervi ad un’agenzia per l’immigrazione. Lo so costa qualche dollaro, ma siete sicuri che la pratica vada a buon fine. Contattatemi in privato e vi fornisco il contatto… Ciao.

  • Anonymous

    Un piccolo suggerimento a chi vuole venire in Canada. A prescindere dai problemi con l’Immigrazione canadese (a me basta pensare all’Ufficio Anagrafe nel mio comune di origine nel Veneto che perdono tutto a quello che viene fatto in Canada), non dovete pensare a quello che voi potete ottenere in Canada, ma quello che potete dare a questo paese (più esattamente all’azienda dove volete lavorare). Non dite quanto sono bravo-a, ma quanto la mia esperienza-formazione può servire all’azienda XYZ. Dovete dimostrare che con voi l’azienda ottiente del valore aggiunto.

  • Anonymous

    Ciao ragazzi! Posso chiedervi una precisazione? Mi ricordo che Diego ha consegnato tutti i documenti per ottenere la permanent residence dato che lo sponsorizza il suo datore di lavoro (o è solo un work permit rinnovato??). Ma tu e Jovan? Ricordo che avevi detto che il tuo datore di lavoro al ristorante non era favorevole e x quanto riguarda Jovan non so nulla. Quindi siete riusciti a farvi sponsorizzare (o a trovare un modo x restare) tutti quanti (nonostante i casini burocratici che avete menzionato)?? Qualunque cosa sia in bocca al lupo!

    • Ciao,
      io avevo consegnato i documenti per il work permit e non per la permanent (non ancora…) ed a Jovan, prima glie lo hanno rifiutato e poi sono tornati sui loro passi ed adesso può stare qua 2 anni!!

  • Anonymous

    ciao ragazzi e complimenti per il coraggio… io sto seguendo una strada decisamente più sicura, ossia ottenere la residenza permanente tramite l’ambasciata in italia.. si sa, ci possono volere anni, ma almeno non ci si scontra con le realtà che descrivete.. per fortuna..
    tenete duro!!!

    • Ciao! Come fai ad ottenere la residenza permanente dall’Italia? hai parenti qua che ti possono appoggiare con il ricongiungimento familiare?

  • vanessa

    ciao ragazzi! il mio visto è arrivato il 10 febbraio 🙂
    non vedo l’ora di partire !
    quello ke volevo chiedervi è se l’appartamento in cui vivete l’avete trovato su siti come craiglist e se avee dovuto presentare particolari documenti ai padroni di casa.. nel senso avete dovuto dimostrare che avevate gia un impiego per avere l’appartamento o ve l’hanno affittato anche quando eravate ancora “disoccupati” ?
    grazie in anticipo!

    • Ciao Vanessa, scusa… me la sono presa comoda per risponderti :S

      Penso dipenda tanto dal padrone di casa… qualcuno ti chiede delle referenze ma in generale no… ti chiedono un deposito iniziale e l’affitto si paga in anticipo 1 mese per l’altro. La cosa è indipendente dal lavoro che svolgi/svolgerai 🙂

      Ciao!!
      Diego

  • Anonymous

    Ciao a tutti!
    Ragazzi, tenete duro, avete passato situazioni ben peggiori, non potete e non dovete arrendervi alla burocrazia! 😉

    Mi chiamo Diego e anch’io sono furlano 😉 abito in un paese poco distante da Udine e vi assicuro che se potessi partirei adesso senza dubbi e senza guardarmi indietro.

    I problemi di visto, ricerca del lavoro e malinconia non sono certo bazzeccole ma rispetto la situazione generale dell’Italia personalmente li ritengo superabili.

    Ho 30 anni, sono sposato, ed ho un bimbo di 4 mesi e mezzo e non passa giorno senza che mi chieda che futuro ci aspetta, non solo per mio figlio ma anche per me e mia moglie.
    Si cerca di essere ottimisti ma ogni giorno è sempre più dura.
    Se hai un lavoro devi tenerlo stretto e le aziende consapevoli di questo si permettono di trattarti come vogliono perchè hanno il coltello dalla parte del manico, e comunque non stiamo parlando di lavori strapagati, anzi, devi comunque passare più di qualche sera a fare conti su conti perchè questi tornino.
    Si sta perdendo il senso civico ad una velocità disarmante, il rispetto per le persone non c’è più, la legge è uguale per tutti ma per qualcuno è più uguale degli altri (citazione) e così via.

    E siamo in Friuli, nel “meraviglioso e ricco” nord-est, figurati da altre parti.

    Tifo per voi!
    In bocca al lupo,
    Diego

    • Ciao Diego :D:D

      Graziep er le tue parole. Purtroppo sono al corrente di quella situazione e la vivo sulla pelle di mia mamma che è una ribelle e non vuole arrendersi a come questo sistema è diventato…

      In bocca al lupo anche a te!!

  • Anonymous

    E io che pensavo che le cose andassero meglio al nord,quì al sud stiamo messi anche peggio,mah mi chiedo solo che fine farà l’Italia.

  • Ciao Ragazzi, tenete duro per il work permit. Come dice Federico, cercate un immigration lawyer che vi possa aiutare per la parte burocratica.
    Anche io mi sto movendo un po per andare a vivere in Calgary. Speriamo di riuscirci!
    In bocca al lupo

    • Gli auguri sono reciproci!

      Vedremo il da farsi… non so, il lawyer non è una soluzione che mi ispira alla fine. Non è che allunga mazzette, sa solo meglio come districarsi.

  • Anonymous

    Ciao, anche qui (Svezia) è la stessa storia: fanno di tutto per rimandarti a casa. Tra svedese obbligatorio e certificato per almeno due anni e soldi sul conto (nel caso che non lavori) è dura. Dopo i primi 3 mesi ti arriva la letterina in cui ti chiedono cosa hai intenzione di fare in terra scandinava, indi ti chiedono anche il numero di scarpe. Io mi sono salvata perché ho studiato come un animale e ora sto facendo una laurea specializzata (due anni) ma se nel frattempo lascio il mio convivente (nordico) o non trovo lavoro o PhD… via! E sono due anni che sto qui e ho dato pure tutti gli esami di svedese. ARGH. Concordo, stanno chiudendo i rubinetti ma come non dare loro torto? Indi per cui coraggio che ce la farete : ) Ah, a proposito, bel blog. Alex

    • Grazie Alex,

      Il bello è che qua hanno bisogno di gente perché non trovano lavoratori per coprire certe posizioni! Eppure rendono la vita difficile…

      In bocca al lupo!

  • Ciao Ragazzi!
    Sono Massimiliano e sono arrivato da praticamente poco più di una settimana a Vancouver. Diego sicuramente si ricorda di me perchè gli ho mandato qualche mail…anzi mi sa che l’ho proprio stressato 😉 scusa Diego non volevo romperti le scatole…a maggior ragione adesso che leggo che eravate incasinati con il work permit. E anzi, complimenti!
    Vi do pienamente ragione per quanto riguarda le difficoltà..anch’io che in italia ho comunque un lavoro, comincio a scontrarmi con alcune difficoltà e la principale è proprio il fatto che per 6 mesi è difficile trovare qualcuno che ti assuma.
    Comunque nel mio caso è un “progetto a scadenza” nel senso che presumo di ritornare in Italia alla fine dei sei mesi (anche perchè ho cmq gia il biglietto di rientro…)…ma non si sa mai nella vita…
    Chissà che magari si riesca a incontrarci un giorno cosi ci si conosce e si fan due chiacchere.
    A presto! E Diego, scusa ancora se i primi giorni ti ho “rotto i…….” non volevo fare il corvo 😉
    Ciao!!
    Massimiliano

    • Ciao Massimiliano! Nessuna corvaggine, figurati :)))
      Se possiamo, come diciamo spesso, cerchiamo di aiutare tutti molto volentieri al limite delle nostre conoscenze, quindi non nessun problema 🙂

      Per quanto riguarda incontrarci, cosa che ci farebbe piacere assolutamente, la cosa migliore è se ci scambiamo in nostri numeri di telefono via mail e così ci mettiamo daccordo 🙂

      A presto allora e let us know ^_^

      J&D

    • Ciao Jle!
      Ok, vi mando il mio numero canadese. Lo giro via mail a Diego!

      A presto!
      Max

  • Alessandro

    Ciao ragazzi,
    sono in procinto di trasferirmi a Vancouver, comprerò un biglietto aereo per Luglio e vorrei chiedervi delle informazioni relatie al visto:
    1) quanto ci vuole per ottenerlo? Posso già comprare il biglietto aereo?
    2) che visto mi consigliate? Studente, turista, etc
    3) devo per forza comparare anche il viaggio di ritorno per ottenere il visto?
    4) tutto ciò che potete consigliarmi prima di partire e che mi sono dimenticato di chiedervi.
    Grazie mille per il vostro tempo
    Alessandro

    • Ciao Alessandro!

      Oddio…le tue domande mi spiazzano un attimino…

      Potrei riscrivere quasi mezzo blog se dovessi darti una risposta esauriente e completa alle tue apparentemente semplici domande ^^’

      Il meglio che posso fare è consigliarti di leggere almeno un post del nostro blog, quello relativo alla Working-Holiday-Visa (nello specifico, qui –> http://vancouverroad.blogspot.ca/2011/07/in-canada-col-visto-working-holiday.html ). Sono certa che potrai trovare più di qualche risposta ai tuoi dubbi. Ti consiglio di leggere anche i commenti, so che sono molti ma puoi trovare sicuramente delle info utili!

      Se dovessi avere ancora delle domande che non trovano risposta nei nostri post o nei commenti, in questo caso chiedi pure.

      Jle